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Achille Ghidini – ‘Antologia di sculture poetiche’

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Con l'esposizione del 2005 presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles di una selezione di sue opere, Achille Ghidini ha ricevuto un prestigioso riconoscimento a livello internazionale quale autore di "sculture poetiche" frutto di appassionata ricerca artistica sostenuta da una precisa filosofia estetica.
A distanza di cinque anni da quell'importante evento, il Comune di Cento ospiterà la prima mostra antologica a lui dedicata.
L'esposizione è ricca di oltre cinquanta lavori e ha l'obiettivo di presentare non un segmento specifico ma l'intera produzione del maestro estesa su trentacinque anni di lavoro e di assidue sperimentazioni.
La mostra è suddivisa in sei sezioni tematiche rispettivamente dedicate a:

 


La scultura degli alberi

Ghidini, a tal proposito, asserisce: "Riuscire a sintetizzare il femminino in una frase, in un segno, in una forma, è sempre stato il sogno di tutti gli artisti. Questo è da sempre anche il mio desiderio, che ho cercato di realizzare scolpendo gli alberi, che nel loro interno racchiudono un'anima femmina. In loro, infatti, ho trovato Dafne, appena percettibile dopo la metamorfosi già compiuta.
Dopo trent'anni di attività posso affermare con certezza che negli alberi esiste una vita al femminile, non solo come astrazione poetica… Dentro gli alberi si nascondono creature bellissime che vivono in comunità o singolarmente… Guardando ed aiutando queste figure ad uscire dalla materia che le trattiene, vedo in loro le mie gioie, i miei dolori, tutta la passione che mi muove… Provo forti emozioni, è come se assistessi al parto di un mio figlio. Quella che le racchiude è oramai solo materia inanimata dove la linfa vitale non scorre più, ma entro cui resta vivissimo il ricordo dell'anima che l'ha abitata per anni, per decenni, per secoli".

La scultura in bronzo

"Ho iniziato ad utilizzare il bronzo nel 1992. All'inizio ero molto prevenuto perché ricordavo quei tristi ed oscuri monumenti nelle piazze delle Città d'Europa e nei cimiteri monumentali, in cui il bronzo è spesso pesantezza e retorica. L'immobiilità, l'assenza di luce e di colore sono infatti un richiamo continuo alla morte. Con le mie opere in bronzo, ottenute da modelli in legno, ribalto la logica classica: sono snelle, con piccola base di appoggio e con tutto il peso spostato verso l'alto; a volte sono come fiamme che si sprigionano da un punto e si espandono, come ne "Il Sultano" di altezza ragguardevole, dove tutto il peso di trenta chilogrammi è sostenuto dalla punta della barba.
Il bronzo è riflettente, al contrario del legno che assorbe la luce. Ho voluto esaltare questa caratteristica utilizzando patine colorate, ottenute con un trattamento superficiale chimico a fuoco e mediante lucidatura del bronzo a specchio. Un opportuno dosaggio dei colori della patina e della lucidatura accentuano la sensazione di verticalità e la dinamicità dell'opera".

La scultura costruita

"La scultura costruita è realizzata utilizzando oggetti, loro parti, metalli e più in generale materiali vari. Si tratta di un collage scultoreo basato sul linguaggio degli archetipi che permette di tradurre in forme essenziali e simboliche le mie emozioni. Ciò si attua attraverso un vero e proprio processo di metamorfosi".   

Scultura e lirica
"Il senso di un'opera lirica, attraverso una sua conoscenza adeguata, può essere tradotto in forme essenziali, mediante una sintesi minimale. L'uso di materiali vari permette di sfruttare al massimo fantasia e creatività per rappresentare le emozioni suscitate dal testo e dalla musica dell'Opera.
Queste sculture sono state da me dedicate alla memoria del direttore d'orchestra Francesco Molinari Pradelli di cui nel 2011 ricorrerà il centenario della nascita".

Vetro-Venezia-Vita

"Per esprimere la trasparenza dell'acqua, niente di meglio può essere adoperato del vetro di Murano. Troppo spesso utilizzato per oggetti artigianali e turistici esso deve acquisire, a mio giudizio, una maggiore dignità nel mondo dell'arte. Le onde del mare, la scia di una barca, lo scatto flessuoso di una rapida, trovano una felice espressione nel vetro che, opportunamente accostato a lucenti metalli stilizzati, danno vita a scene varie e complesse. Alla base di tutto ciò ho pensato ad un preciso simbolismo basato sulle tre "V":

Vetro = acqua
Venezia = acqua
Vita = acqua

Bozzetti per monumenti

"Ho voluto portare in questa mostra, come esempio, quattro bozzetti di monumenti che in realtà sono delle vere e proprie sculture. Il guerriero ed Omaggio a Guglielmo Marconi sono già stati realizzati in monumenti di oltre due metri di altezza. Ex Unitate Vires è, invece, la proposta per un monumento ai soldati sudafricani morti combattendo contro i nazisti a Monte Sole (Marzabotto) nel 1944. Alla conquista del soleè la proposta per un monumento al valore del pensiero e della scienza umana.
Molte delle mie sculture sono nate come modello per monumenti: ad esempio, Verso il destino è stata realizzata in bronzo per il Comune di Bologna a ricordo dei Carabinieri vittime della uno bianca, mentre Donna è stata inserita nel Monumento alla donna del Comune di Crespellano in provincia di Bologna".